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205 giorni senza scuola…

 

205 giorni senza compagni, senza maestri né professoresse.. 

205 giorni senza campanelle, senza mensa né intervalli… 

205 giorni senza corse alla mattina, senza colazioni trangugiate né cartelle da fare la sera… 

205 giorni senza quelle risate, quelle paure, quelle sensazioni… 

205 giorni di un’altra vita… 

 

Ed eccoci qua alle porte di quel rientro che dovrebbe riportarci alla normalità, più o meno… 

Insomma…riavvicinarci a una sorta di normalità. 

 

Lorenzo, 10 anni, deve cominciare la quinta:

“Mamma, non vedo l’ora che cominci la scuola. I miei amici mi sono mancati, e anche le maestre. E poi quest’anno siamo in quinta siamo i più grandi della scuola! Ma dobbiamo tenere la mascherina nell’intervallone? Nooooo!” 

Tommaso, 8 anni, quest’anno sarà in terza:

“Ma come? Non sarò più nella mia scuola? Non è giusto! Sono contento di vedere i miei amici, ma perché proprio noi dobbiamo cambiare scuola? E le maestre? Che maestre avrò quest’anno?”

Simone, neanche 6 anni, si appresta a cominciare la sua nuova avventura nella scuola primaria senza aver veramente concluso quella nella scuola dell’infanzia:

“Mamma… Ho messo spaventato (mostrandomi il suo orologio delle emozioni di cartoncino)… Ho paura di andare a scuola. Non voglio. Voglio tornare alla scuola materna dai miei amici. E poi sono anche triste perché non potrò stare con te. Quanti giorni mancano?” 

 

Ecco. A casa nostra si vive uno spaccato di quello che i bambini stanno provando dopo un periodo tanto lungo senza scuola… 

Se a noi genitori sembra un’eternità, per loro, che hanno una percezione del tempo dilatata e confusa, la realtà è diventata questa e la vita di prima appare lontana, opaca e a volte inquietante. 

 

Quante emozioni in questi ultimi giorni, loro e nostre! 

Gioia di un inizio, di un ritrovarsi, di leggerezza… 

Paura di non farcela, di non stare bene, di separarsi… 

Ansia di non ricordarsi come si fa, di ritornare alle passate fatiche, di non riuscire a capire le nuove regole… 

Rabbia per i momenti persi, per gli errori e per le sviste… 

Vergogna di ributtarsi in mezzo agli altri, di mostrarsi al di fuori del nido, di essere guardati… 

Tristezza di sentirsi soli, di doversi salutare, di lasciarsi dietro un’altra estate con le sue gioie e le sue fatiche… 

Entusiasmo e vertigine di ritrovare tutto quello che tanto è mancato! 

 

Viviamole tutte queste emozioni! 

Assaporiamole e aiutiamo i nostri bambini a sentirle a tirarle fuori, a spiegarle… 

Parliamo con loro di quello che sta per succedere! È il modo migliore per stare loro vicini e per aiutarli a ricominciare più leggeri… 

Spieghiamo ai nostri figli quali saranno le nuove regole e quanto sarà importante rispettarle… Rendiamoli responsabili per il loro bene e per il bene di tutti! 

 

Il 2020 ci ha sorpresi tutti… Ci ha spiazzati… Ci ha colti impreparati… Noi adulti e loro, bambini e ragazzi.

Cosa farci lasciare da questa esperienza se non una maggiore consapevolezza della fragilità umana, del senso di responsabilità comunitario e dell’importanza di quelle piccole cose che all’improvviso possono svanire? 

Ricordiamocelo e facciamolo notare ai nostri figli! 

Ne usciremo tutti più forti! 

 

Ma intanto, semplicemente: 

“Buon rientro a tutti! Buona scuola e buona vita!” 

 

 

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