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Emozioni…misteriose prove della vita!

Che rapporto avete con le vostre emozioni?

“Sono emozionata! Non sto più nella pelle!”

“Aiuto! Finisci sotto una macchina! Fermati!”

“Bastaaaaaa!!! Basta litigare…non vi sopporto più!!!”

“Oggi non ce la faccio, è più forte di me. Mi sento bloccata nel passato… Prima era tutto meglio e adesso è un disastro!”


E con quelle dei vostri piccoli?

“Mamma! Domani è il mio compleanno! Evviva! Evviva! Evviva!”

“Mamma!!! Ho paura! Nel buio ci sono sono i mostri e gli assassini!”

“Ti odio mamma! Voglio cambiare famiglia!”

“Sono triste. Mi mancano i nonni, e il mare, e i miei amici!”

Io sono una persona molto emotiva!

Passo da momenti di grande entusiasmo in cui mi sembra di poter fare tutto quello che voglio…

A momenti di puro terrore davanti a una cavalletta o di agitazione per una notte a casa da sola…

A momenti di rabbia in cui esplodo in urla e lacrime…

A momenti di malinconia per i miei bambini che diventano grandi troppo in fretta.


E loro, i miei bambini?

Anche loro sono dei vulcani emotivi…

Lorenzo, il primogenito, ha sempre fatto fatica a gestire la sua gioia e quando è felice diventa una mina vagante…

Simone, il terzo, ha una serie di paure che spesso sfociano in episodi di pavor nel sonno…

Tommaso, il secondogenito, invece vive la rabbia in modo esplosivo.

Alice ha vissuto momenti di grande tristezza quando era obbligata a letto in ospedale…

Questi sono solo degli esempi… Ma le emozioni caratterizzano ognuno di loro, in modo più o meno preponderante.

E quindi?

Le emozioni, nel bene e nel male, fanno parte della nostra vita.

Perché la vita senza di esse sarebbe piatta e insapore…

Perché tutte le emozioni, anche le più faticose, sono alla base di ogni nostra azione…

Perché ci stimolano, ci motivano ci guidano…

E sì… Ci stancano, ci mettono alla prova con noi stessi e con gli altri…In famiglia poi le emozioni di ogni membro si sfiorano, si intrecciano, si condizionano…E a volte sembra di camminare a piedi nudi sui vetri…da quanto l’equilibrio risulta delicato e precario!

Possiamo fare qualcosa?

Certamente…

Si tratta di un lavoro basato sulla consapevolezza, sulla comprensione e sulla ricerca di strategie che si adattino alle caratteristiche di ognuno.

Ed è un lavoro da compiere sia su di sè, come genitore, sia a fianco del proprio bambino.

Non è un lavoro semplice.

Anzi, richiede impegno, costanza e perseveranza.
Ma giorno dopo giorno così facendo riusciremo a costruire un percorso fatto di complicità e di comprensione reciproca.

Diventeremo una squadra e le nostre emozioni ci uniranno invece che dividerci!

Che soddisfazione!

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